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Galan/Lebron fanno ballare Roma: per il padel è un trionfo

L’Italy Major Premier Padel va alla coppia numero uno del mondo, che difende la leadership battendo in finale i rivali Navarro/Di Nenno. Al Foro Italico finisce 4-6 7-5 6-4 ed è ancora show, con la Grand Stand Arena gremita e un clima che fa impazzire tutti

29 maggio 2022

Le casse della Grand Stand Arena sparano a tutto volume Freed From Desire, dell’italianissima Gala, la canzone diventata l’inno dell’Italy Major Premier Padel. Ma stavolta, insieme ai 6.500 del grande popolo della pala che si scatenano ballando sugli spalti, lo fanno anche Juan Lebron e Ale Galan, in campo. Perché al Foro Italico la festa è tutta per loro, dopo la finale vinta per 4-6 7-6 6-4 contro i rivali di sempre Paquito Navarro e Martin Di Nenno, gli unici davvero capaci di metterli alle corde.

Altre volte i più forti si sono dovuti arrendere, come nella finale del primo Major di Premier Padel a Doha, ma a Roma no, non c’è stato verso. Davanti a un pubblico così volevano a tutti i costi la rivincita, volevano difendere il loro ruolo da numeri uno della classifica mondiale FIP e ce l’hanno fatta alla grandissima, con una rimonta vincente in un match tanto intenso quanto equilibrato.

Galan e Lebron si sono lasciati sfuggire il primo set, complice qualche indecisione di troppo del primo, meno efficace del solito con i colpi da sopra la testa e meno brillante degli altri tre. Ma piano piano si è animato anche lui, ha caricato il pubblico insieme al compagno, ne ha assorbito l’energia ed è stato impeccabile quando è arrivato il momento di difendere la partita con le unghie. Il tabellino del secondo set racconta di due palle-break salvate nel quarto game, addirittura tre nell’ottavo, ma la difesa ha funzionato e nella difficoltà i numeri uno hanno fatto i numeri uno.

La partita è girata sul 5-5: c’era aria di tie-break, invece dal nulla i due spagnoli hanno estratto dal cilindro un parziale di quattro giochi a zero che ha cambiato volto all’incontro. Con i primi due game ci hanno vinto il secondo set, con altri due hanno preso un break di vantaggio nel terzo e poi l’hanno difeso da campioni, senza mai correre rischi fino allo smash vincente col quale Galan ha messo il punto esclamativo a due ore e mezza di spettacolo degno dei più forti al mondo.

L'abbraccio finale fra Juan Lebron e Ale Galan: sono loro i campioni dell'Italy Major Premier Padel (foto Giampiero Sposito)

Gli attimi successivi al match-point sono stati uno show nello show, alla pari di quanto visto dentro alla gabbia. Lebron ha passato cinque minuti a saltellare, ballare, abbracciare chiunque, carico di adrenalina e di una gioia incontenibile. Galan, invece, è addirittura saltato in tribuna a prendersi l’abbraccio della gente, come una rockstar nel bel mezzo di un concerto.

A giudicare dai cori che hanno accompagnato il match il pubblico avrebbe preferito una vittoria dell’idolo Paquito, il più carismatico fra i giganti della pala, ma di fronte alla sua emozione genuina non si sono tirati indietro. È stata la conferma di quanto visto durante la settimana di Roma: mentre il padel vive la sua rivoluzione destinata a portarlo davvero in alto, la gente non compra (per ora?) il biglietto per tifare una coppia piuttosto che un’altra, ma lo fa per godersi uno spettacolo sportivo di grande valore, per divertirsi, per cantare e ballare.

Oggi il padel professionistico è così: uno show di personaggi che il pubblico sta imparando a conoscere e apprezzare, in un clima di festa che vale la pena vivere anche per i non appassionati. Ed è proprio questo uno dei motivi che fanno credere possibile una vera espansione globale. Come detto da molti giocatori nel corso della settimana, per il padel ci sarà un prima e un dopo Roma. Vuol dire che è stata l’Italia a segnare il cambio di passo che serviva, ed è un grande motivo d’orgoglio.

Il colpo d'occhio della Grand Stand Arena, con 6.500 persone sugli spalti (foto Giampiero Sposito)

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